Il “Polifemmes” è un adattamento del Monopoli, inventato nel 1903 da Elisabeth Magie per spiegare ai nullatenenti come accedere alla proprietà. Allo stesso modo il Polifemmes è il gioco che ci permette di accedere a un patrimonio culturale europeo e al femminile.
Ogni casella ha un “tema”, la giocatrice può raccontare qualcosa inerente a quel tema attraverso un racconto orale, un testo scritto, un’immagine, una foto di un oggetto… il contributo è un “pezzo di eredità” verrà inserito nella casella appropriata. Per fare questo è necessario inserire le parole chiave: sopratutto quello della/e casella/e.
Viaggi, persone e cose che si sono lasciate
Parole nomadi, lingue adottive, trasmissioni, traduzioni
Donne di Arte, Teatro, Cinema, Fotografia, Musica…
Politica, associazionismo, impegno, cittadinanza
Maestre di scuola e di vita. Figure formative e modelli.
Sapori, gesti, profumi, tradizioni, convivialità
Autrici, giornaliste, sceneggiatrici… chi usa la parola scritta
Scienziate, ricercatrici, chi pratica le scienze esatte
Famiglia, sorellanze, amicizie, amori
Vite lavorative, mestieri, professioni, manualità
Radici, ricordi, racconti, luoghi, tracce
Perché ogni arrivo è una nuova partenza
Viaggiatrici e paesaggi di Antonio Canovi (Laboratorio Storia delle Emigrazioni, Unimore)
Semi di identità culturale femminile di Natascia Corsini (Centro Documentazione Donna Modena)